Giovedì 27 aprile h.19, presso BAZ, Biblioteca Autogestita Zarmu, vi aspettiamo numerosi alla presentazione e discussione dell'opuscolo "Il socialismo è la cura", pubblicato come Edizioni Rapporti Sociali con l'introduzione stesa dalla compagna Geraldina Colotti. Un titolo che sintetizza lo spirito di questa raccolta di interviste, frutto di un lavoro dell'Agenzia Stampa organizzato dal Partito dei Carc tra l’agosto del 2020 e il marzo 2022. Interviste che, a partire dalla pandemia e dal modo in cui è stata affrontata nei paesi capitalisti – con l’Italia in testa alla classifica dei morti per molti mesi – portano a riflettere su quel che si sarebbe potuto evitare se, al posto del profitto, si fosse messo al centro l’interesse generale.
Nel nostro paese siamo in un contesto di guerra che non si limita a quella promossa dalla NATO contro la Federazione Russa, ma che riguarda la guerra che viene condotta da istituzioni e padroni ogni giorno contro le masse popolari: dallo smantellamento della sanità e la gestione criminale delle misure per la pandemia fino agli assassini quotidiani sul lavoro. L’emergenza sanitaria non è finita e non finirà soprattutto perché prosegue lo smantellamento della sanità pubblica, di tutto l’apparato produttivo di beni e servizi del paese e la devastazione dell’ambiente a favore di speculazioni e profitti. L’emergenza non finirà insomma se la sua gestione rimane in mano ai capitalisti. Abbiamo visto ignorate in questi due anni tutte le misure necessarie alla gestione della salute pubblica ma che nuocciono agli interessi di Confindustria e degli affaristi e speculatori annessi. Abbiamo visto invece promosse misure repressive e restrittive delle libertà personali, di associazione e manifestazione. Ma abbiamo visto anche dall’altra parte i paesi in cui in misura più o meno ampia sussistono istituzioni e altri aspetti del sistema sociale creato nel corso della prima ondata della rivoluzione proletaria (socialista o di nuova democrazia), affrontare la pandemia con misure particolari e con migliori risultati.
Paesi che – in maniera diversa – conservano i progressi realizzati dai primi paesi socialisti sul piano della tutela della salute pubblica, che ha il suo risvolto concreto nella costruzione di un servizio sanitario nazionale gratuito, universale e di qualità. Permetteranno, altresì, di comprendere meglio l’humus da cui ha tratto alimento la politica di contrasto al Covid-19 che ha consentito a paesi come Cuba, Cina, Repubblica popolare democratica di Corea e Venezuela di assumere un ruolo di primo piano nella lotta contro la pandemia a livello mondiale.
Per questo organizziamo un’iniziativa di confronto sulla gestione della pandemia in quelli che sono stati i primi paesi socialisti, perchè pensiamo che tutti i compagni e tutti quelli che hanno esperienza diretta o indiretta della gestione della pandemia e della sanità in questi paesi debbano concorrere a far conoscere queste esperienze. Chiamiamo i comitati, associazioni, organizzazioni politiche e sindacati di base che qui nel nostro paese, e con questa iniziativa in particolare in Sardegna, lottano contro lo smantellamento dei servizi essenziali e per la sanità pubblica e di qualità a costruire insieme questa iniziativa o partecipare e portare un contributo.