L’ARIA CHE TIRA PER CHI È SENZA DIRITTI
                                                                                                                                                      Un gruppo di migranti sgomberati dal caseggiato di via Riva di Ponente, dopo più di un mese ancora dormono e vivono nel parcheggio adiacente al caseggiato. Ancora notti e giorni per strada senza un rubinetto nelle vicinanze e senza servizi igienici. Ancora nessuna via di uscita al problema abitativo. Lo scorso mercoledì 19 aprile abbiamo avuto un incontro con l’Assessora Lantini ai servizi sociali del comune di Cagliari riguardo a come il Comune possa aiutare la condizione di chi versa nell’inaccettabile situazione di vivere in un parcheggio per motivi di emergenza, e la risposta è stata che il Comune non dispone di soluzioni abitative, almeno non di immobili dotati di abitabilità. Ci ha inoltre riportato un episodio assai negativo riguardo ai senzatetto di via Riva di ponente: che cioè dodici di loro ospitati per una notte all’Hotel 4 Mori avrebbero devastato le stanze dov’erano alloggiati. Analoga dichiarazione ha offerto il Sindaco Truzzu in un’intervista al programma “L’aria che tira” su La7, salvo essere smentito nei giorni successivi da due consiglieri di maggioranza, Marcello Polastri e Loredana Lai, che, sentiti i gestori dell’hotel, riferiscono che questi “hanno negato la storia della devastazione” (virgolettato dell’Unione sarda del 20 aprile).  
Eppure, per quanto possibilmente infondata, la dichiarazione del Sindaco, pronunciata ad una trasmissione nazionale e riportata sui giornali locali, ha avuto l'effetto di alimentare e rinforzare la visione discriminante, razzista e intollerante non solo nei confronti di tutte le persone che vivono nel parcheggio, ma in generale verso tutti i cittadini di origine africana presenti nello spazio cittadino cagliaritano.   

Non è accettabile che questo sia causato dalla carica istituzionale più alta del Comune, come non è accettabile lo stato di abbandono a cui sono relegati i senzatetto di via Riva di ponente, abbandono che li discrimina agli occhi di chi passa loro accanto e gode di diritti indiscussi, mentre coloro che versano nella deprivazione dei diritti di base sono esposti ad ogni fragilità e ad ogni critica.    

Il Comune in ogni caso ha il compito di garantire condizioni sanitarie accettabili anche per chi non è residente, e sollecitiamo pertanto almeno l’allestimento di servizi minimi, in attesa che vengano trovate soluzioni più stabili per le persone in questione. 

Riteniamo aberrante che la soluzione sia la deportazione di queste persone nel CPR di Macomer, come già attuato per alcuni di loro, e come può essere disposto per i quattro che sono stati presi dalla polizia la mattina del 25 Aprile, che da giorno della Liberazione è tristemente diventato per loro il giorno dell’arresto. 

Noi cittadine e cittadini solidali, oltre che attivarci personalmente e come gruppo in favore di questi migranti, continuiamo ad andare sotto il palazzo comunale per chiedere un concreto impegno da parte delle istituzioni locali. Ritroviamoci questo mercoledì 26 aprile in via Roma davanti al Comune di Cagliari alle ore 17.15         

Cittadine e cittadini solidali

Presidio solidale
1 anno fa
Comune di Cagliari
Via Roma, 145
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