30 SETTEMBRE 2023 Ore 16.30
GIORNATA DI MOBILITAZIONE PER KHALED EL QAISI SIT-IN DAVANTI ALLE SEDI RAI
Da ormai un mese Khaled El Qaisi, italo-palestinese, si trova nelle carceri israeliane senza un’accusa e senza che vi siano le minime condizioni per un giusto processo, in violazione del diritto internazionale. I media, e in particolare la Rai, che dovrebbe fornire un servizio pubblico, tacciono. Non solo davanti al trattamento riservato a un cittadino palestinese, ma in questo caso a un cittadino italiano.
E’ evidente che questo silenzio sia dovuto a ragioni politiche. Pensiamo a un caso analogo: la massiccia campagna per la liberazione di Patrick Zaky è stata giustificata dal fatto che lui fosse sottoposto a una persecuzione politica e dall’elevato rischio di tortura. Gli stessi elementi sono presenti nel caso di Khaled, ma in maniera ancora più grave: nelle carceri israeliane infatti non c’è il rischio della tortura, bensì la certezza quasi assoluta, come dicono i rapporti ONU, dell’Unione Europea, delle associazioni palestinesi e israeliane.
Associazione Amicizia Sardegna Palestina