NO al 4 NOVEMBRE NO ALLA FESTA DELLE FORZE ARMATE
IN SARDEGNA NON ABBIAMO NIENTE DA FESTEGGIARE CON GLI ESERCITI
Dopo settant’anni di occupazione di gran parte della Sardegna, di devastazione ambientale, di saccheggio del territorio, di morti e malattie legate alla presenza di Basi della NATO e di eserciti di tutto il mondo che si addestrano in Sardegna e qui vengono a sperimentare nuove armi, il 4 novembre calate sulla nostra isola per festeggiare proprio qui la Festa delle forze armate.
Per noi non è una festa! E’ un mezzo usato per una ulteriore imposizione, quella di un’idea di Patria e Unità nazionale basate unicamente sull’esercizio della forza e delle armi, che tenta di ripristinare, di fatto, uno stato fascista e di cancellare la memoria della Liberazione e del 25 Aprile come momento fondante della nostra storia.
Calate in Sardegna per cercare di umiliare il Popolo sardo che si è opposto in tutti i modi alla prepotenza dell’occupazione militare e per cercare di segnarne definitivamente il destino, schiacciando la volontà popolare e perpetrando l’occupazione e devastazione del nostro territorio
Calate in questa regione martoriata dall’inquinamento delle basi, dalla disoccupazione più alta d’Italia, dalla Sanità peggiore d’Europa, dall’emigrazione dei giovani; una regione che risulta la seconda più povera in Europa, con elevatissimi indici di povertà relativa e assoluta!
Venite a calpestarci ulteriormente, imponendoci i festeggiamenti delle forze armate, con il beneplacito del Governo regionale!
PRESIDENTE MATTARELLA E MINISTRO CROSETTO, IN SARDEGNA NON ABBIAMO NIENTE DA FESTEGGIARE CON GLI ESERCITI.
Festeggeremo quando avremo cacciato VIA la NATO, le BASI, i POLIGONI e la FABBRICA di BOMBE
Partono da qui i cargo con bombe e proiettili diretti verso varie zone di guerra .
Partono da qui i convogli di bombe che armano Israele per il Genocidio del Popolo Palestinese.
Con l'esercito israeliano che si addestra nelle nostre basi per testare le armi più micidiali destinate a cancellare un popolo dalla terra.
Sono questi gli ideali che venite a rappresentare? Ideali di morte, massacri, miseria e guerra.
Ebbene noi non li condividiamo.
Non vogliamo essere complici.
Non vogliamo l’esercito nelle Scuole, nelle Università, ad addestrare le menti all’obbedienza cieca del potere militare, finanziario ed economico, a regolare le nostre vite. Non siamo in Cile ai tempi di Pinochet o in Spagna ai tempi di Franco.
Noi esigiamo il Diritto al rispetto della vita non solo umana, ma di tutte le forme di vita
Per ribadire questo TROVIAMOCI SABATO 4 ALLE ORE 9.30 A CAGLIARI IN PIAZZA GIOVANNI XXIII da dove partirà la MANIFESTAZIONE
Cagliari, 1 Novembre 2023
Comitato per il NO al 4 novembre come festa nazionale delle Forze Armate
Fanno parte del comitato:
Cagliari Socialforum
Sardegna Palestina
Comitato Sardo di Solidarietà con la Palestina
USB Sardegna
Cobas scuola Cagliari
A Foras
Osservatorio contro la militarizzazione della Scuola e dellUniversità.
Potere al Popolo Sardegna
PCI Sardegna
Fronte della Gioventù Comunista Sardegna
Madri Contro la repressione Contro l'operazione Lince
Rifondazione Comunista Sardegna
Movimento Non Violento Sardegna
Il Collettivo Comunista (marxista-leninista) di Nuoro
P: CARC
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NO AL 4 NOVEMBRE FESTA DELLE FORZE ARMATE
Il 4 novembre il ministro della Difesa Crosetto e il Presidente Mattarella saranno a Cagliari per celebrare il giorno dell’Unità Nazionale e la giornata delle Forze Armate.
E il governo Meloni vorrebbe che il 4 novembre (ricorrenza dell’armistizio tra Italia e Austria nella prima guerra mondiale) diventasse festa nazionale.
PER LA SARDEGNA NON È E NON SARÀ MAI UNA FESTA
Col 4 novembre la retorica del compimento dell’unità nazionale conferisce una valutazione positiva della partecipazione dell’Italia alla prima GM che fu invece per il nostro paese guerra imperialista e “orrenda carneficina”. Il 4 nov. pertanto non potrà mai essere festa dell’Unità nazionale, ma può essere un utile espediente per mettere in sordina la giornata del 25 Aprile e la Liberazione come momento fondante della nostra storia.
Malgrado i moltissimi segni di opposizione che da anni vengono dalla Sardegna contro le basi NATO e le loro devastanti attività, non ultimo il parere negativo che il CoMiPa ha espresso sulle esercitazioni militari di quest’anno, il ministro Crosetto ha per decreto disposto che i giochi di guerra in Sardegna debbano comunque essere svolti, e ha affermato che qui poligoni ed esercitazioni militari non vedranno alcun ridimensionamento. Ciò malgrado la devastazione ambientale e le conseguenti patologie per le persone e gli animali diventino sempre più evidenti. COSA C’E’ DA FESTEGGIARE IN QUESTO ?
E’ in corso il feroce bombardamento e attacco di terra della Striscia di Gaza, che ha causato atrocità tremende, tra cui la cifra spaventosa di oltre 8000 morti in neanche un mese, di cui la metà bambini, e il governo italiano ha deciso di astenersi davanti alla mozione dell’Assemblea dell’ONU di cessate il fuoco. Con questo il governo si è reso complice degli eccidi dell’esercito israeliano, con cui l’Italia ha da anni rapporti di collaborazione militare.
Sempre più scopertamente le FFAA sono portatrici di logiche belligeranti e stragiste, dove la popolazione civile subisce le conseguenze peggiori:
E’ INACCETTABILE CHE CI CHIEDANO DI FESTEGGIARE LE FORZE ARMATE
Gli eserciti non hanno trovato soluzione in Ucraina, la cui popolazione paga il prezzo più tremendo in una guerra che poteva essere evitata: ribadiamo la nostra totale contrarietà all’invio di armi in Ucraina, che stanno portando ad un’escalation sempre più temibile, sino a rischiare una guerra combattuta con l’arma atomica contro la Russia.
Siamo contrari alla spettacolarizzazione delle forze militari e pertanto anche alle Frecce tricolori che il 4 novembre si esibiranno di nuovo (dopo che già avevano bloccato il Poetto lo scorso agosto); Frecce tricolori e parate dei corpi d’armata fanno parte di quell’esibizione di forza volta a generare in chi assiste plauso e stupore, e concorrono a formare il consenso di cui il sistema militare ha bisogno.
Da vari anni questo bisogno di consenso si spinge sin dentro le scuole in operazioni di propaganda militarista, e addirittura portando gli studenti in strutture militari, magari per l’alternanza scuola-lavoro (PCTO) che diventa così alternanza scuola-caserma, sempre cercando di presentare agli studenti l’arruolamento come la scelta giusta per il loro futuro, sempre cercando rendere la presenza dei militari come cosa normale e affare corrente.
Per ribadire il nostro NO al 4 novembre come giornata delle Forze armate e men che meno come festa nazionale, corteo a partire da p.zza Giovanni XXIII, Cagliari, ore 9.30.
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Cagliari
Cobas Scuola Cagliari, USB Scuola Cagliari