Circolo del cinema Laboratorio28 e GIT Sardegna SUD di Banca Etica
vi invitano
ad un doppio appuntamento sul diritto all'abitare ai tempi della finanziarizzazione delle città
MAR 3 DICEMBRE alle 20.30 vedremo e discuteremo insieme il documentario "PUNTA SACRA" di Francesca Mazzoleni (IT 2020)
> https://www.puntasacra.com
VEN 6 DICEMBRE alle 19 incontreremo Stefano Portelli, per un dibattito aperto a partire dalle sue pubblicazioni "Il diritto a restare. Espulsioni e radicamento tra Roma e Ostia" (2024) e "Le nuove recinzioni. Città, finanza e impoverimento degli abitanti" (2023) > https://www.carocci.it/autori/stefano-portelli
Le iniziative si svolgeranno a Cagliari, nella sede del circolo, in via Montesanto 28.
L'ingresso è libero ma per la proiezione è richiesta la tessera FICC 2024 del circolo (disponibile in sede al costo di 5 euro)
La proposta si inserisce lungo il percorso della rassegna "Soglie" realizzata dal Laboratorio28 con il contributo della R.A.S.Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport / Legge Cinema_ 20 settembre 2006, n. 15
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Che cosa ne è stato degli abitanti dei borghetti autocostruiti intorno a Roma, le cosiddette “baracche” demolite negli anni Settanta? Questo libro racconta i decenni successivi alla grande stagione delle lotte per la casa, quando migliaia di persone trasferite sul litorale iniziarono a sentirsi deportate, sradicate, più isolate che nei vecchi quartieri. «Ostia, o Bombay – è uguale», scrisse Pasolini. In tutto il pianeta milioni di persone subiscono sfratti, sgomberi e trasferimenti, spesso verso zone remote. Ma quando le ruspe demoliscono abitazioni, spazi sociali, luoghi di culto, chi viene sradicato percepisce una violenza i cui effetti possono riemergere altrove, in forme anche difficili da decifrare.
In un contesto più generale dove alla concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi e al conseguente impoverimento del resto della popolazione corrisponde il tentativo di “valorizzare” parti delle città e delle risorse collettive per trasformarle in strumenti di profitto, il “diritto di restare” che reclamano oggi gli abitanti dell’Idroscalo di Ostia, l’ultimo borghetto di Roma, come quelli di altre zone considerate “informali” in tutto il mondo, può essere la chiave per immaginare quartieri contro lo sradicamento, città basate sui bisogni e sui desideri di chi le vive, anziché su progetti elaborati altrove.